Cento, o quasi

Chiedetemi quante volte sono andato a Roma negli ultimi 40 mesi. Risposta: mai. Chiedetemi quante cose ho proposto per la Calabria: cento. O quasi”

domenica 23 novembre 2014

La Calabria ha bisogno di un voto di testa

Facciamoci caso: ci sono in giro idee di contrasto alla ‘ndrangheta?

Quello che  mi colpisce è la totale assenza di ogni riferimento alla ‘ndrangheta. Un vuoto mediatico denunciato ancora di recente da Vincenzo D’Onofrio, coraggioso PM della DDA di Napoli ospite nella nostra città nello scorso mese di settembre e dallo stesso Roberto Saviano che ha più volte ribadito che le mafie “non sono un problema, ma il problema”.
So che rischio come al solito di passare per un rompiscatole, “quello della legalità” – dice qualcuno. Ma è importante far capire alle persone che la lotta alla ‘ndrangheta non è semplicemente una questione etica: il suo valore è misurabile anche in investimenti e posti di lavoro. L’istituto di ricerche Demoscopika stima  un giro d’affari complessivo di oltre 53 miliardi di euro, pari al 3,5% del PIL italiano del 2013.

Perché

non vado mai a Roma

Per carattere non amo il protagonismo, ma ci sono dei punti sui
quali mi va di marcare la differenza, magari senza troppo gridare,
ancora meglio: a bassa voce. Non vado mai a Roma, anche perché
non sono mai mancato ai lavori del consiglio e della commissione,
eppure sono sempre in movimento (qualcuno bonariamente
mi definisce “riminizzo”), conosco molto bene la provincia di
Cosenza e da quando sono presidente della commissione contro
la ‘ndrangheta ho preso a percorrere la regione in lungo e in
largo, partecipando a centinaia di incontri pubblici, preferendo
le zone calde e i paesi più critici dal punto di vista della legalità.
Non è nemmeno un ancoramento territoriale di stampo leghista,
tanto meno la cura del collegio tanto raccomandata dalla vecchia
politica.

mercoledì 19 novembre 2014

Endorsement ironici, plausibili, veri o fasulli che siano



Nel programma di Maurizio Orrico (candidato al consiglio regionale per Forza Italia) trovo un punto molto interessante:

"(...) proponiamo che la Regione Calabria favorisca la nascita di una Milizia civico-culturale o, se preferite (...), un Servizio Civile Universale impegnato nella riqualificazione e nella messa in rete del patrimonio storico artistico della nostra regione.
Nella pratica: a un giovane che si voglia impegnare per la comunità, impegnando le proprie competenze, deve essere garantita la possibilità di farlo, con adeguata copertura assicurativa e sgravi fiscali. Va inoltre garantito il riconoscimento in sede europea del suo impegno nel curriculum (ad esempio: considerando i mesi di impegno come un’attività formativa pari a un master) e come apprendistato.  Ai privati o alle comunità deve essere garantita la possibilità di corrispondere un adeguato compenso ai giovani stessi".

martedì 18 novembre 2014

Quell'angoscia chiamata 'ndrangheta




Una passeggiata a Cosenza


Su il Quotidiano del Sud (edizione di Cosenza) di ieri lunedì 17 novembre, troviamo una lettura preoccupata e soprattutto misurata dei manifesti elettorali, a firma di Marina Machì e Massimo Celani.



Volentieri lo condividiamo dal blog
http://linguaggipubblicitari.blogspot.it/

domenica 9 novembre 2014

Comunque vada

" (...) l’unica buona notizia di questo voto per il rinnovo del consiglio regionale è che di marziani sull'Astronave ne spediremo (e pagheremo) trenta e non cinquanta. Un bel risparmio. (...)

Gentile direttore Graziadio,
mi permetta di sottoscrivere questo punto. 

Riduzione del numero dei consiglieri regionali

Alla fine dell’VIII legislatura è stato elevato a 50 il numero di
consiglieri regionali. Una vera esagerazione se si considera che in
Lombardia, a fronte di quasi dieci milioni di cittadini, i consiglieri
che compongono l’assise regionale sono 80. A quella decisione mi
sono opposto in aula e subito dopo non ho esitato a presentare
la prima proposta di legge di riduzione a 40 consiglieri, prima
che il ridimensionamento fosse imposto da un provvedimento del
Parlamento.
(Proposta di legge statutaria n. 2-9 del 29-11-2010)

infra, nella sezione "per la cosa pubblica"

Per la verità non è il solo punto e - sembrerà strano - ne condivido molti altri. Anche se la mia faccia non è nuova e se al suo giornale risulterò un campione di salto della quaglia. 

comunque vada sarà una sconfitta

Un saluto
Salvatore Magarò

venerdì 7 novembre 2014

quasi cento a S. Pietro in Guarano


























(l'intervento di Marina Machì)



Questa non è un'anteprima. Non è nemmeno una prima. Non è la prima volta che questo libricino di Salvatore Magarò viene presentato al pubblico. E neanche l'ultima. E' stato presentato in tanti comuni della Calabria, a partire dal più piccolo della provincia di Cosenza, Carpanzano, e molte altre volte sarà ancora presentato. Ma la ripetibilità dell'evento, lungi dall'essere una debolezza, è la sua forza.
Magarò, mentre stava preparando questo libricino, aveva in mente di intitolarlo "il cantiere della concretezza". Io credo che ci siano delle parole vietate, perché abusate e dunque svuotate di senso, come la parola "concretezza", e su questo tornerò fra poco.