Cento, o quasi

Chiedetemi quante volte sono andato a Roma negli ultimi 40 mesi. Risposta: mai. Chiedetemi quante cose ho proposto per la Calabria: cento. O quasi”

Con le persone

Integrazione sociale
delle cittadine e dei cittadini immigrati

Uguaglianza, diritti, parità di trattamento e nessuna
discriminazione sono i principi su cui è tessuta questa proposta
di legge. I destinatari sono tutti coloro che, pur avendo la
cittadinanza in uno degli stati non aderenti all’Unione Europea,
risiedono stabilmente in Calabria. La novità più significativa
sarebbe l’istituzione dell’osservatorio calabrese sull’immigrazione,
per monitorare il fenomeno migratorio nel nostro territorio, e
dell’agenzia regionale per il contrasto alla discriminazione e allo
sfruttamento sul lavoro. Il testo legislativo disciplina inoltre le
modalità di intervento per garantire pari diritti nelle politiche
abitative e nell’accesso alle strutture sanitarie, alla formazione
ed all’occupazione, promuovere il reciproco riconoscimento delle
rispettive identità culturali, religiose e linguistiche.
(Proposta di legge n. 94 del 25-10-2010)


Istituire le breast unit
per la cura delle malattie del seno

Mentre in molte regioni italiane i presidi ospedalieri sono dotati
di unità autonome ed indipendenti di senologia, sul nostro
territorio manca questa branca specialistica, con forti disagi
per le donne e inaccettabili ritardi nella prevenzione, diagnosi
precoce e cura delle patologie della mammella. Dal 2009 mi batto
per l’istituzione anche nelle aziende ospedaliere calabresi delle
breast unit, con posti letto e personale dedicato al contrasto della
diffusione del cancro al seno, che rappresenta una delle principali
cause di morte delle donne e che ancora oggi alimenta una forte
emigrazione sanitaria, peraltro con notevoli costi per le casse
regionali.
(Proposta di legge n. 34 del 15-06-2010)


Screening uditivo neonatale

Questa proposta introduce un programma di screening uditivo
cui sottoporre tutti i neonati calabresi. La sordità è il disturbo
dei neonati con la maggiore incidenza rispetto a qualsiasi altra
patologia. Ritardarne la diagnosi può comportare difficoltà
nell’apprendimento del linguaggio e nello sviluppo mentale,
cognitivo e affettivo del bambino. Le più moderne tecnologie
audiometriche rendono possibile effettuare lo screening a
uno o due giorni di vita, con apparecchiature completamente
automatiche e non invasive. Rendere obbligatorio in Calabria lo
screening neonatale consentirebbe di anticipare i trattamenti di
riabilitazione prima che si determinino disturbi irreversibili.
(Proposta di legge n. 118 del 15-11-2010)


Controllo della qualità sulle prestazioni sanitarie

Il coinvolgimento del cittadino nelle scelte programmatiche
di politica sanitaria consente di introdurre un nuovo metodo
di analisi e di conoscenza della realtà sanitaria del territorio
e stimola il miglioramento dell’assistenza sanitaria nel suo
complesso. Perciò ho proposto l’istituzione di due organismi
di monitoraggio del sistema sanitario: il comitato consultivo
misto composto dai cittadini organizzati nelle associazioni di
volontariato e di difesa dei diritti degli utenti, da rappresentanti
delle aziende sanitarie e da esperti della qualità dei servizi; il
comitato consultivo regionale, che ha funzione consultiva in
relazione agli obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi
sanitari e propositiva per tematiche inerenti la tutela della salute.
(Proposta di legge n. 397 del 07-12-2012)


Il risk manager nelle strutture sanitarie

Il risk manager, o manager salvavita, è un ingegnere clinico
cui viene demandato il compito di garantire l’uso sicuro delle
apparecchiature medicali, la regolare manutenzione, la corretta
formazione del personale e di condurre una continua azione di
monitoraggio e di correzione degli errori che si commettono in
corsia, così da evitare che da una sommatoria di problemi dalle
minime conseguenze possano scaturire eventi drammatici. In
altre regioni italiane il risk manager opera già da diverso tempo,
con ottimi risultati. Per questo chiedo, alla luce degli ultimi
drammatici eventi, che anche in Calabria le aziende ospedaliere
vengano dotate di questa figura.
(Mozione n. 107 del 20-01-2014)


Formare i giovani medici
nelle strutture di eccellenza

Per evitare che i nostri migliori talenti in campo medico siano
costretti ad emigrare al nord o all’estero, lasciando sguarniti
i nostri presidi ospedalieri, seguirei l’esempio che viene dallo
stato di Singapore che invia a proprie spese i giovani laureati a
svolgere tirocini formativi nelle più prestigiose strutture mediche
internazionali. Attraverso appositi protocolli la Regione potrebbe
promuovere forme di gemellaggio e di collaborazione inviando
annualmente un certo numero di medici in strutture ospedaliere
di primo livello, con l’obbligo di rientrare ad esercitare la
professione medica in Calabria per almeno quattro anni con il
duplice risultato di garantire cure di qualità e di riversare sui più
giovani le conoscenze acquisite.
(Mozione n. 108 del 20-01-2014)


I poliambulatori di zona per sgravare gli ospedali

Il problema medico più urgente è la tempestività della diagnosi;
la vera necessità è un’organizzazione territoriale adeguata
che sappia identificare rapidamente ed in modo accurato le
patologie importanti da indirizzare per la terapia ai centri
ospedalieri specializzati. Se le visite specialistiche e gli esami
diagnostici fossero effettuati da una rete di grandi ed attrezzati
poliambulatori di zona, gli ospedali potrebbero dedicare più
tempo, più uomini e risorse alle attività di ricovero e di interventi
chirurgici. Tale gestione renderebbe inoltre più agevole il
rispetto del principio fondamentale dell’umanizzazione della
cura. L’ospedale deve, infatti, essere il luogo dell’accoglienza,
dell’attenzione, della lotta alla sofferenza, della speranza.
(Mozione n. 112 del 21-01-2014)


Monitorare e premiare
la qualità delle strutture sanitarie

Anche nel settore della sanità può essere efficacemente applicato
il criterio della premialità, destinando maggiori risorse a
quelle strutture capaci, con iniziative virtuose, di smaltire le
liste d’attesa, motivo di forte disagio nell’utenza. Punterei sui
controlli di qualità, verificando puntualmente la contabilità, gli
accreditamenti e soprattutto il rendimento ed i risultati raggiunti
da dirigenti e professionisti che attualmente vengono valutati su
procedure di autocertificazione e di autoreferenzialità. Le capacità
organizzative, professionali e gestionali non vanno analizzate a
fine incarico ma meritano un costante monitoraggio.
(Intervento in aula del 19-05-2010)


Stop alle merendine
nei distributori alimentari delle scuole

I prodotti genuini della nostra terra sostituiscano
progressivamente quelli commerciali e poco salubri nei
distributori automatici installati nelle scuole, negli ospedali ed in
tutte le strutture pubbliche. L’impiego di cibi sani e di prodotti a
chilometro zero apporterebbe forti benefici sia per la prevenzione
della salute che per i produttori locali, che vedrebbero ampliati i
propri orizzonti di mercato. Le cattive abitudini alimentari stanno
causando anche in Calabria un sensibile aumento delle percentuali
di bambini e ragazzi a rischio di obesità e che in futuro saranno
esposti a rischio di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione
gravando anche in termini di costi sul sistema sanitario.
(Interrogazione n. 492 del 20-01-2014)


Pagamento automatico del ticket sanitario

In Calabria, le procedure di prenotazione e pagamento del
ticket sanitario sono particolarmente disagevoli per i cittadini,
spesso costretti a lunghe file d’attesa, persino quando godono
dell’esenzione totale e sono comunque costretti a transitare
dagli sportelli per l’apposizione di un semplice visto. Problemi in
parte risolti in alcune regioni italiane con l’installazione di casse
automatiche, in attesa di un portale web per il pagamento del
ticket on line. Si tratta di soluzioni praticabili in tempi brevi, con
risorse limitate ma con grandi benefici in termini di miglioramento
della qualità della vita dei calabresi.
(Interrogazione n. 493 del 20-01-2014)


Una PET-TAC per ogni provincia

La PET-TAC è una metodica indispensabile per la diagnosi e la cura
delle patologie oncologiche. In Calabria ne esiste una sola presso
il polo oncologico di Germaneto. Nel 2009 oltre 7.600 pazienti,
per sottoporsi a questo esame, sono stati costretti a spostarsi
fuori dalla Calabria, con tutti i disagi che ciò comporta per un
ammalato di tumore e con una spesa per le casse regionali di oltre
otto milioni di euro. Dotare della PET-TAC, che ha un costo di circa
3 milioni di euro, almeno i presidi ospedalieri di Cosenza e Reggio
Calabria consentirebbe di ammortizzare la spesa nel giro di pochi
mesi e di ridurre l’emigrazione verso altre regioni.
(Interrogazione n. 88 del 07-02-2011)


Prestazioni sanitarie
anche di notte e nei giorni festivi

In Calabria, come in molte regioni d’Italia, per sottoporsi ad una
TAC o ad una risonanza magnetica (come per molte altre prestazioni
sanitarie), vi sono spesso liste d’attesa di mesi. Questo perché negli
ospedali, questi esami si effettuano, per gli esterni, soltanto negli
orari d’ufficio e tendenzialmente in orario antimeridiano. Per cercare
di ridurre almeno in parte i tempi d’attesa, la regione Veneto ha
recentemente varato un provvedimento che prevede l’apertura degli
ospedali dalle 20 alle 24 per almeno due giorni alla settimana, nonché
nei giorni prefestivi e festivi per i servizi ambulatoriali ed in particolare
radiologici. In tal modo, oltre a ridurre i disagi per i cittadini sarà
possibile sfruttare al meglio i dispositivi diagnostici presenti nei diversi
nosocomi che spesso vengono sottoutilizzati rimanendo spenti o
inattivi per buona parte della giornata.
(Mozione n.111 del 21-01-2014)


Possibilità di trasferire il personale
infermieristico per esigenze di servizio

In troppi reparti degli ospedali calabresi vi sono vistose carenze
di personale medico, paramedico e ausiliario. E a volte capita
che, invece, in altre strutture ospedaliere magari situate nel
territorio di comuni vicini, si trovi personale in eccedenza o
sottoutilizzato. Occorre dunque consentire agli amministratori
delle aziende sanitarie di trasferire il personale laddove vi sia
un reale fabbisogno per ridurre i tempi di attesa dei pazienti e
migliorare l’erogazione dei servizi. Obiettivo di questa mozione è
dunque impegnare la giunta ad inserire nei contratti di assunzione
del personale medico e infermieristico una clausola che preveda
l’accettazione ad essere destinati per esigenze di servizio in una
qualsiasi struttura sanitaria del territorio provinciale.
(Mozione n. 105 del 13-01-2014)


Una grande campagna
di controlli sanitari preventivi

I tumori del colon, delle mammelle e alla prostata sono tra le
patologie più gravi e diffuse in Calabria e costano cifre enormi
alle finanze pubbliche, oltre al prezzo in termini di sofferenze
e a volte anche di vite umane. Rendiamo allora obbligatori al
compimento dei 45 anni di età, con l’invio di una lettera, gli
esami che favoriscono una diagnosi preventiva di queste malattie,
sforzandoci di raggiungere in maniera capillare tutti i soggetti a
rischio. Non si tratta semplicemente di una grande campagna di
prevenzione, ma anche di uno scatto di civiltà e di concretezza
per una politica che sembra aver dimenticato che gli elettori sono
innanzitutto cittadine e cittadini in carne e ossa.
(Interrogazione n. 494 del 20-01-2014)


Promuovere l’attività delle palestre etiche

L’attività psicomotoria può prevenire e curare alcuni problemi
di salute che non richiedono necessariamente il ricorso alla
medicalizzazione. In particolare incide in maniera efficace sul
mantenimento dell’equilibrio psico-fisico, riducendo i rischi delle
patologie sociali che derivano dallo stress della vita quotidiana.
Promuovere nelle palestre presenti sul territorio regionale questo
tipo di attività, oltre ai benefici per le singole persone, consente
di prevenire disturbi che andrebbero trattati a livello sanitario,
con notevole risparmio per le casse pubbliche. Per questo ho
proposto di incentivare con appositi finanziamenti l’attività di
quelle palestre che offrono servizi di natura etica e che si affidano
a professionisti che abbiano conseguito i titoli necessari.
(Proposta di legge n. 535 del 07-01-2014)


Dispositivi per soggetti audiolesi

Il servizio sanitario prevede per i soggetti affetti da sordità la
fornitura di ausili tecnologici indicati nell’apposito nomenclatore
tariffario nazionale. Tuttavia, il mancato aggiornamento del
nomenclatore, produce il paradosso che, mentre i costosi ed
ormai obsoleti comunicatori telefonici (DTS), rientrano tra i
supporti sovvenzionati dallo Stato, apparecchiature più moderne
ed adeguate, e addirittura più economiche come smartphone
e pc, non vengono annoverate tra quelle rimborsabili. Per
questo, insieme ai rappresentanti regionali dell’ente nazionale
sordi, ho proposto che anche in Calabria, come in altre regioni,
questa anomalia venga superata, prevedendo la concessione di
dispositivi non espressamente citati nel nomenclatore ma ad essi
riconducibili per omogeneità funzionale.
(Proposta programmatica del 29-07-2013)


Ausili informatici per migliorare
la qualità della vita dei disabili gravi

Esistono ausili tecnologici che consentono la comunicazione, la
relazione, addirittura lo svolgimento di normali attività quotidiane
sia alle persone con disabilità fisico-sensoriale che con ritardo
mentale. Le istituzioni hanno il dovere di rendere questi strumenti
accessibili, in particolare a coloro che non dispongono delle
risorse finanziarie necessarie. Perciò ho redatto un progetto di
legge per destinare un contributo economico massimo di e 3.000
in favore dei disabili gravi, da destinare all’acquisto di computer,
software ed altre attrezzature informatiche di ultima generazione,
con l’obiettivo di garantire loro una maggiore integrazione,
rapporti sociali più adeguati ed un sensibile miglioramento della
qualità della vita.
(Proposta di legge n. 72 del 29-09-2010)


Salvaguardare il territorio
dal rischio di contaminazione dell’amianto

Fin dal 1992 è stata emanata una legge quadro nazionale che
demandava alle regioni il compito di predisporre le iniziative
necessarie a tutelare la popolazione dai rischi derivanti
dall’amianto, ma la Calabria ancora nel 2010 risultava sprovvista di
uno strumento di pianificazione in materia. Per questo ho elaborato
un testo legislativo che disciplina le modalità di rimozione dei
fattori di rischio indotti dall’amianto, prevede azioni di sostegno
alle persone affette da malattie correlabili all’esposizione
all’amianto e la promozione di iniziative di informazione e
sensibilizzazione. Infine, con il coinvolgimento degli enti
territoriali, viene introdotto un processo di raccolta ed elaborazione
di dati epidemiologici che consentirà di comprendere meglio
l’evoluzione del fenomeno nel contesto socio-territoriale calabrese.
(Proposta di legge n. 62 Del 05-08-2010 – pubblicata come legge regionale n. 14-11)


Riconoscimento della lingua italiana dei segni

Il consiglio regionale della Calabria, su mia proposta, ha
approvato un provvedimento amministrativo per chiedere al
parlamento italiano di approvare una legge per il riconoscimento
della lingua italiana dei segni (Lis). La Lis è uno strumento
fondamentale per consentire alle persone affette da disabilità
dell’apparato uditivo di rapportarsi in maniera equa ed efficace
con l’amministrazione dello Stato e di accedere con pari dignità
ai servizi pubblici. Con il riconoscimento ufficiale della Lis, nei
rapporti con la pubblica amministrazione avrebbero diritto ad
avvalersi di un interprete e sarebbero liberi di poter utilizzare una
lingua che risponde alla loro legittima esigenza di comunicare con
piena capacità espressiva.
(Proposta di provvedimento amministrativo n. 234 del 01-07-2013
approvata il 25-07-2013)


Trasporti pubblici e tariffe agevolate

La Regione dispone il diritto ad usufruire di una tessera di libera
circolazione sulla rete regionale urbana ed extraurbana per i
non vedenti e per gli invalidi con diritto all’accompagnamento,
oltre che per gli appartenenti ai Corpi ufficiali dello Stato.
La legislazione vigente disciplina inoltre le agevolazioni
tariffarie riservate ai titolari di pensione minima e agli
studenti e ai lavoratori che utilizzano autoservizi extraurbani
di linea per raggiungere la scuola ed il posto di lavoro. Queste
direttive, tuttavia, non vengono pienamente applicate dalle
aziende di trasporto che operano in Calabria. Per questo ho
rivolto un’interrogazione all’assessore regionale competente
sollecitandolo a dare piena ed immediata applicazione alla legge
vigente.
(Interrogazione n. 354 del 09-05-2013)


Distribuzione dei carburanti
più efficiente e meno costosa

Questa proposta di legge, tenendo conto delle mutate esigenze
del mercato carburanti, promuove la liberalizzazione ed una
maggiore efficienza degli impianti e introduce regole chiare
e snelle che consentono un abbattimento delle procedure
burocratiche. Questa legge, che non prevede costi per la
collettività, andrebbe inoltre a colmare l’annosa mancanza di
una specifica disciplina, necessaria per regolamentare un settore
complesso ma fondamentale sia per le famiglie che per le aziende
calabresi. Tra i punti salienti vi è, tra l’altro, la definizione delle
competenze dei comuni nella concessione delle autorizzazioni e
nella verifica dei requisiti richiesti ai titolari degli impianti e la
regolamentazione delle cause di incompatibilità territoriale dei
distributori.
(Proposta di legge n. 468 del 11-06-2013)


Interventi in favore delle cooperative sociali

L’esenzione dal pagamento dell’imposta regionale sulle attività
produttive (IRAP) è la novità più significativa contenuta in un
progetto di modifica della legge regionale che regolamenta gli
interventi in favore delle cooperative sociali. Il ricavato delle
attività del terzo settore deve godere di una completa esenzione
fiscale, affinché queste risorse possano pienamente essere
impiegate al sostegno delle fasce deboli della società. Tra gli
altri emendamenti presentati in questo ambito, da segnalare
l’innalzamento da 60.000 euro a 100.000 euro dell’importo
massimo dei contributi annuali che la Regione può erogare per
finanziare valide iniziative progettuali redatte dalle cooperative
sociali.
(Proposta di legge n. 129 del 26-11-2010)


Destinare ai territori terremotati
i fondi per le opere pubbliche non utilizzati

In relazione alla forte scossa sismica che nell’ottobre 2012 ha
colpito il comprensorio del Pollino, ho chiesto al presidente della
Regione e all’assessore ai lavori pubblici di destinare alle aree
interessate i fondi del piano di opere pubbliche che eventualmente
dovessero rimanere inutilizzati. Infatti, tra i comuni che avevano
chiesto ed ottenuto un finanziamento a valere su queste risorse,
ve ne sono alcuni che vi hanno rinunciato, determinando un
ingente avanzo di cassa che potrebbe essere immediatamente
reimpiegato per ripristinare i fabbricati danneggiati e per mettere
in sicurezza scuole, chiese ed altri edifici di pubblico interesse per
la comunità.
(Interrogazione n. 491 del 20-01-2014)


No alla mercificazione della domenica

Ho sostenuto l’iniziativa popolare per abolire le misure con cui il
decreto “salva-Italia” ha liberalizzato le aperture domenicali 24
ore su 24 degli esercizi commerciali. Ritengo infatti che questa
mercificazione della domenica non solo non favorisca i consumi,
che sono in calo non perché manca il tempo per spendere ma
perché le famiglie sono impoverite, ma depaupera e svuota i centri
delle nostre realtà, spingendo le persone a confluire negli spazi
della grande distribuzione, l’unica a trarre vantaggi da questo
provvedimento. Opporsi alla liberalizzazione senza regole e senza
rispetto del valore della persona umana è un dovere civico prima
ancora che etico o religioso.
(Intervento nel corso della manifestazione “Musica, fede e legalità” del 26-03-2013)


Controlli preventivi
per evitare le stragi del sabato sera

L’inasprimento delle sanzioni a carico degli automobilisti
indisciplinati è una misura necessaria ma non risolutiva per
fermare le stragi del sabato sera, prima causa di morte dei giovani
in Italia. Le regioni possono fare la loro parte agendo sul versante
dei controlli e della prevenzione, promuovendo iniziative di
sensibilizzazione che spingano ad un comportamento maturo
ed equilibrato. Inoltre, attraverso le Ferrovie della Calabria, la
Regione potrebbe istituire un servizio di bus navetta che colleghi
le maggiori discoteche del territorio con i diversi centri delle
cinque province, ottenendo così il duplice risultato di garantire la
sicurezza e di snellire il traffico, in particolare nelle zone costiere
ed in prossimità dei locali più frequentati.
(Incontro con i giovani dei licei di Diamante del 02-03-2012)


Istituzione
dell’osservatorio linguistico calabrese

L’insieme degli idiomi, dei dialetti, del gergo dei nostri luoghi
costituisce un patrimonio linguistico da salvaguardare. L’idea
è di istituire un organismo che tuteli e valorizzi lo studio delle
“parlate” locali – in Calabria se ne contano centinaia – nella
loro duplice espressione orale e letteraria. L’osservatorio, oltre
ad incoraggiare lo studio del patrimonio linguistico regionale
inteso come “bene culturale”, promuove la ricerca delle origini
antropologiche dei termini dialettali e la pubblicazione di
materiale di interesse linguistico ed etnografico, come fiabe,
canti e credenze popolari, da rendere fruibili ad un pubblico di
specialisti ma anche a fini didattici e divulgativi.
(Proposta di legge n. 52 del 20-07-2010)


Una casa museo per Camigliatello Silano

È necessario sostenere ogni iniziativa istituzionale utile a promuovere
una maggiore conoscenza della montagna calabrese, un patrimonio
che offre potenzialità di sviluppo quasi completamente inesplorate.
In tal senso ho elaborato un progetto per il recupero della casa del
forestiero di Camigliatello, i cui locali sono di proprietà della Regione.
Questa struttura, esposta all’incuria del tempo, diventerebbe una
casa-museo della montagna da adibire a centro regionale per lo studio
degli ecosistemi montani, sede degli uffici di promozione turistica
e delle associazioni della montagna e, soprattutto, luogo nel quale
valorizzare i decennali investimenti regionali sulla forestazione.
Il progetto prevede sezioni distinte: una didattica, in cui proporre
percorsi multimediali nelle aree montane calabresi, una espositiva,
una economico-associativa e direzionale.
(Proposta avanzata alla Settimana della Cultura calabrese il 27-08-2010)