Così scrivevo nel febbraio del 2013 in occasione delle
elezioni europee (“Contare i fili
con la speranza che si trasformino in corda”):
In molti mi chiedono come mi regolerò in
occasione di questa competizione elettorale. Non sono un capo corrente e molti
dei lettori credo conoscano la mia storia politica. Provo a sintetizzarla. Di
formazione cattolica e socialista, sono stato a lungo sindaco di Castiglione
Cosentino, per un breve periodo (all’epoca di Giacomo Mancini) presidente della
provincia di Cosenza, poi consigliere regionale con il centro-sinistra,
attualmente eletto con la lista Scopelliti, presidente della commissione
regionale contro la ‘ndrangheta, non ho mai aderito al Pdl. Scappai dal partito
socialista arrendendomi allo strapotere dei signori delle tessere, pure dopo
aver verificato l’inoperosità e la scarsa sensibilità in materia di legalità
della giunta Loiero. Molti dei disegni di legge da me studiati in materia di
trasparenza e legalità, all’epoca rimasti lettera morta, sono oggi leggi.